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CAMPOMAGGIORE, un convegno ed una mostra fotografica sul Turismo delle Radici.

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In occasione degli eventi 2024 organizzati sul progetto “Turismo delle radici” si è svolta ieri in piazza Zanardelli a Campomaggiore, un convegno e l’inaugurazione di una mostra fotografica per raccontare la storia dell’emigrazione lucana ispirata alla Madonna del Carmine, protettrice proprio del piccolo paese dell’Alto Basento. Una iniziativa promossa dalla Amministrazione Comunale e sostenuta dalla locale Pro Loco. Una comunità segnata dal movimento franoso che nel 1885 distrusse il suo innovativo borgo guidato dai lungimiranti conti Rendina provenienti da Bitonto. I Rendina che tra il 1741 e il 1885 furono artefici dell’imprevedibile sviluppo demografico e la capacità attrattiva del borgo.
Una “città ideale”, concepita secondo criteri innovativi per il tempo e con una visione antesignana di alcune correnti filosofiche che richiamano al socialismo utopico, tanto da essere poi definita e oggi conosciuta come “Città dell’Utopia. Una forte e radicata devozione, quella degli abitanti di Campomaggiore verso la Madonna del Carmine per scongiurare altre sofferenze ma che purtroppo avviò, inevitabilmente, importanti flussi migratori in Argentina e maggiormente in Lombardia più precisamente a Cesano Maderno. Il legame resta forte e la comunità soprattutto in estate si ritrova al paese natìo per rinnovare il senso di appartenenza e riconoscenza verso la propria terra di origine. Testimonianze forti e vive sono stati gli interventi di Concetta Sarlo di Paesi e Radici e Luigi Scaglione del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo e CIM (Confederazione Italiani nel Mondo Basilicata), Don Peppino Filardi parroco di Campomaggiore per più di un trentennio e il giovane Don Marco Volpe attuale parroco della Chiesa Madre. Una bella serata di grande partecipazione allietata dal gruppo folk di San Gregorio Magno. Dal canto suo il sindaco Nicola Blasi ha evidenziato che “il Turismo delle radici” è una ottima opportunità per rivitalizzare i nostri territori e le aree interne. Iniziative che si muovono anche in direzione della destagionalizzazione del turismo che contribuisce a consolidare questo settore strategico per l’economia di piccoli borghi proprio come Campomaggiore.

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